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lunedì 6 maggio 2013

Corp

Quando l'ho conosciuto io era già un distinto signore con i crini bianchi.
Un nonno mica tanto bonario che, nei suoi lunghi anni di onorato servizio, aveva accompagnato tanti cavalieri nei loro primi esperimenti di monta Minorchina.
Non era mai stato famoso per il suo buon carattere, peggiorato col passare del tempo come spesso accade anche ad anziani bipedi, ma sicuramente era noto per il suo grande cuore.
Di proprietà del Boss del CEMI è stato tra i primi esemplari di questa razza ad arrivare in Italia.
Un animale che dal suo box guardava il mondo con aria annoiata certo che, in così tanti anni, avesse ormai visto succedere più o meno tutto quello che poteva, dal suo punto di vista, essere interessante.
Anche durante il suo ormai leggero lavoro in campo Corp mostrava un dignitoso distacco verso gli altri stalloni, insomma.... ai miei occhi era un animale scontroso ma fondamentalmente tranquillo.
Nell'estate del 2010, in occasione di un breve periodo di ferie nei pressi di Morbegno, il Boss decide di trasferire in un piccolo maneggio della zona quattro stalloni allo scopo di godersi gli splendidi panorami della zona cavalcando liberamente.
Tra questi viene portato lui, pensando che un pò di aria fresca e prati verdi potessero essere un diversivo piacevole alle sue giornate monotone.
A metà settimana squilla il telefono....
Ciao Lidia che fate questo we?
Ciao Boss ma tu non sei in ferie?
Si si, appunto....perchè non fai un salto su da noi, mangiamo qualcosa e poi vi fate una bella passeggiata a cavallo....
Quando si tratta di uscite a cavallo io non rifiuto MAI....il lavoro in piano ha il suo fascino, lo ammetto, ma io provengo dai trekking e con le belle giornate sale il mio bisogno di mettere quattro zoccoli su un prato!
Sabato mattina all'alba eravamo già in auto...arrivati sul posto il tempo di bere un caffè e si parte tutti assieme direzione maneggio...il Boss però ridacchia...anzi, più mi guarda e più ride di gusto...inizio a pensare che avrei fatto meglio a guardarmi allo specchio prima di uscire...
Cinque minuti di auto e si vede il capannone con a lato due campi dove alcune persone stanno già montando i loro cavalli...prati verdi ovunque...mi hanno già spiegato che esiste una sorta di sentiero in terra battuta fenomenale che, percorso ad anello, in un'ora e mezza circa ti consente di andare e tornare in maneggio senza mettere uno zoccolo su asfalto.
Arriviamo per primi al parcheggio distante circa 50 metri dalle scuderie in quel momento chiuse, scendiamo e, io e mio marito, ci guardiamo in faccia a bocca aperta....si sente un rumore terrificante...un mix fra il ruggito di un leone ed il barrito di un elefante....mi giro in tempo per vedere il Boss che a questo punto sta proprio ridendo di gusto...tra un singulto e l'altro mi chiede "lo senti?"...solo un sordo potrebbe non sentirlo ma......cos'è?!
Serafico mi risponde: E' Corp!
Naaaaaaaaaaa.....non può essere....assolutamente non può essere!
Parto decisa verso la scuderia...il rumore aumenta con l'accorciarsi della distanza...apro la porta e.... CORP...è in piedi nel box...ruggisce davvero e si è talmente gonfiato che ha la stazza di un piccolo elefante.
Non credo abbia posato gli anteriori al suolo per più di qualche secondo per tutto il tempo che sono rimasta a guardarlo a bocca aperta!
Quello è il cavallo che devo montare io per un lunga rilassante passeggiata? Con quello al massimo posso sperare di sopravvivere ad un rodeo!
Manu mi guarda, lo guarda, mi riguarda e dice: Se vuoi puoi montare Kronos....
Piuttosto di ammettere che sto pensando a chi dettare il mio testamento mi faccio davvero uccidere da Corp...così rispondo serafica: Grazie, non c'è problema...monto lui.
Sellare quel diavolo si è rivelata la prima impresa della giornata...quattro uomini faticavano a farlo stare fermo il tempo necessario per stringere almeno la sella...non vi dico doverci salire al volo io che sono sempre stata agile come un gatto di marmo...praticamente sono stata lanciata in groppa a quel mostro urlante.
Finalmente pare calmarsi, di solito una volta sellati i Minorchini sono dei veri professionisti e raramente danno problemi...ma il vecchietto era stato uno stallone da riproduzione ed in quella struttura erano presenti un buon numero di cavalle...
Come la calma al centro della tempesta Corp si guarda attorno prendendo fiato...osserva tutto con un lento giro della testa....prende fiato, caccia un urlo spaventoso e decolla verso il cielo...atterra solo per caricare meglio il posteriore e ruotando sulle zampe posteriori cercare di convincermi a scendere subito che lui ha altri programmi per la giornata!
Fra una piroetta ed una levada, fra uno scarto improvviso e il piaffe, non avendo nessuna intenzione di dargliela vinta lo sposto verso il retro della costruzione dove almeno non può vedere le cavalle al lavoro...e mi avvicino inavvertitamente a quella che ho poi scoperto esser la club house dove la gente, attirata dal rumore si è assiepata sotto il porticato a guardare.
Non credo che vedrò mai più cosi tante bocche spalancate tutte assieme!
Finalmente anche gli altri sono pronti....si parte...ovviamente in testa verso quei magnifici verdi prati ed a chi mi urla "stai attenta" posso solo rispondere: se questa è la mia ora spero solo che il paradiso sia così!





6 commenti:

  1. E' una poesia,anzi mi are di vedere il film magnifico, e brava Lidia,hai visto cosa può fare l'aria della Valtellina, mi sa che gli hanno dato pizzoccheri e un buon fiasco di vino roba da far resuscitare i morti, e questo è il risultato, ancora una volta magnifico.

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  2. MI ricordo.......... mi ricordo ero uno dei 4 che sudando cercava di sellare la "BELVA".

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  3. Lo racconti così bene che immagino tutte le emozioni che hai provato mentre stavi vivendo quel momento....Le emozioni che ci regalano questi quadrupedi sono immense........puoi morire di paura e un attimo dopo essere orgogliosissima di quel che sei riuscita a fare..

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  4. i tuoi racconti sembra di viverli realmente complimenti

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    1. Grazie, chissà che prima o poi non ne faccia un piccolo libro....

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