Rocca di Luna

Montefiore Conca è un piccolo borgo dell'entroterra Riminese, ogni anno, nel mese di Luglio è consuetudine che nel borgo si faccia festa.

Nel 2012 siamo stati invitati a parteciparvi.

Era una zona per noi completamente sconosciuta ma presentava un indiscutibile vantaggio...Antony sarebbe riuscito a restare con noi tutto il we!

Di questo membro del CEMI se ne parla poco, lui è il nostro più accanito sostenitore ma vive dall'altra parte dell'Italia e, pur sapendo che con il cuore è sempre presente, fisicamente sono poche le possibilità di vederlo....motivo in più per cui Rocca di Luna ci era simpatica!

Il sopralluogo aveva evidenziato diversi problemi dovuti alle strade davvero strette che portano al borgo ed allo spazio di lavoro dei cavalli che, non solo si trovava in cima alla collina raggiungibile solo tramite un sentiero pedonale in porfido, ma era di dimensioni davvero lillipuziane!

In ogni caso la sera del 20 luglio 2012 tutto il CEMI, finalmente al completo, è presente al taglio del nastro che inaugura i tre giorni di festa....cavalli tirati a lucido e bardati con i colori dell'Italia chiuderanno la sfilata di menestrelli e pubblico che, dalla base della rocca salirà, a tappe, fino alla cima della collina...in fondo e non in testa come richiesto all'inizio perché, seppur con la ferratura in vidiam, non siamo poi così sicuri che i cavalli ce la facciano senza scivolare indietro...la salita è davvero impressionante ed il marmo al suolo non promette affatto bene!

Nonostante la confusione di musica, canti e bambini vocianti i due stalloni si comportano benissimo mostrando un filo d'incertezza solamente nel ripartire dalla prima tappa che, purtroppo, viene effettuata proprio dove la salita è più ripida.

Per fortuna non sarà lo stesso percorso che poi utilizzeremo per gli spostamenti nei prossimi giorni!

La serata procede, vari e variegati artisti si esibiranno in quest'edizione ed ogni minimo slargo è stato utilizzato come palcoscenico, la gente si muove per strette vie completamente addobbate, fermandosi a guardare ora questo ora quello spettacolo...un successone stando ai commenti di chi passa estasiato.

Come spesso accade i cavalli hanno attirato parecchio pubblico e nonostante manchi ancora più di un ora alla nostra esibizione la gente sta già prendendo posto, sia negli spazi creati, sia lungo le pendici della collina...per questo motivo si decide di lasciare almeno un paio di cavalieri a sella che girando nel campo permettano a chi lo desidera di scattare fotografie mentre gli altri preparano tutta l'attrezzatura necessaria.

Il campo è davvero terribile, nonostante il comune abbia cercato in tutti i modi di renderlo il più confortevole possibile alla fine è stato ricavato sull'erba un rettangolino di circa 12x8 metri....due cavalli non ci stanno e noi abbiamo intenzione di lavorare con almeno quattro...spero che qualcuno abbia portato i pony!

Ma l'ingegno arriva dove la logica non penserebbe...la musica parte, le luci soffuse, i brillantini blu sul manto nero degli animali che creano arcobaleni di mille colori ed in un attimo chi guarda dimentica quel piccolo rettangolino di erba precipitando in una magia che durerà fino alla fine delle esibizioni quando, tutti in piedi per applaudire, capiranno che la serata è davvero finita.

I cavalli vengono accompagnati a mano lungo la discesa che porta al parcheggio ed al camion in attesa...ed è qui che Antony ci regalerà uno dei momenti più divertenti dell'estate...

quasi ai piedi della rocca, leggermente discosti dal sentiero e protetti dalle fronde di un salice due ragazzi si scambiano effusioni....ma proprio alla loro altezza Kronos, tenuto da Antony, scivola per l'ennesima volta calpestando nuovamente il piede dello sfortunato accompagnatore che urla "SMETTELA SCIOCCO" con una buffissima cadenza del dialetto Barese tipico della sua zona...il ragazzo decolla come se fosse stato sorpreso direttamente dal padre della sua innamorata che, rossa come un peperone ben maturo cerca di nascondersi dietro le spalle del suo altrettanto imbarazzato Romeo!

Tra una risata e l'altra i cavalli sono stati caricati e spediti in maneggio dove poco dopo li avremmo raggiunti....ma quella frase è rimasta la colonna sonora della nostra estate...