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venerdì 10 maggio 2013

La sfida

Ogni cavallo ha le sue particolarità, è risaputo, da noi ci sono due cavalli che, pur non avendo nessuna parentela fra loro, sembrano gemelli separati alla nascita.
Per lungo tempo abbiamo scommesso, fra il serio ed il faceto, su chi dei due fosse il più veloce in assoluto.

Due cavalli di pari altezza, pari lunghezza e pari peso di cui però uno spiccava per i muscoli posteriori piuttosto sviluppati mentre l'altro per la sua grande propensione alle corse nei campi...insomma, una disputa puramente immaginaria ma che teneva banco più che spesso.
Pareva che non esistesse modo di far gareggiare gli animali e risolvere finalmente l'eterno dilemma, i prati non mancano nemmeno da noi ma chi è il pazzo da lanciare un animale in un galoppo pancia a terra su un terreno sconnesso?
Settembre scorso ci contattano per uno spettacolo presso Casorate Sempione, vista la distanza i cavalli si sarebbero fermati una notte presso un maneggio locale.
Sabato mattina partiamo in ordine sparso verso la nostra destinazione, non abbiamo fretta perchè non avremo nulla da fare fino delle 18 e quindi, partiti i cavalli ed i loro accompagnatori, il resto del gruppo si organizza con macchine ed orari diversi.
Ben presto però i cellulari cominciano a suonare, i cavalli sono sistemati nei box ed i primi cavalieri hanno avuto il tempo di guardarsi in torno.....la struttura è dotata di galoppatoio!!!
Mai più rivedrò un maneggio come quello...sorto in una vecchia cascina completamente ristrutturata immersa in una conca naturale verde smeraldo e delineata da alberi altissimi, ai nostri occhi si apre un prato circolare che si perde verso l'orizzonte, al suo interno si vedono i campi in sabbia con i pilieri colorati per il salto ostacoli ma anche un percorso più rustico per chi pratica la disciplina del "completo", un laghetto dove alcune anatre si spostano pigre lasciando passare un cavallo che sta guadando e lungo tutto il percorso circolare della conca una linea bianca di sabbia brillante sotto il sole pomeridiano.....nientemeno che 1 km di pista da galoppo....Dio c'è.
Ma prima il dovere e poi il piacere, siamo arrivati con uno scopo e, per ora, non c'è tempo per pensare ad altro.
I due giorni passano veloci, sfilata e spettacoli procedono benissimo, il tempo che la domenica pareva nuvoloso regge seppur con qualche sporadica goccia d'acqua che però non scoraggia affatto il pubblico.
All'imbrunire abbiamo finito...o meglio...diciamo che siamo occupati a risolvere una certa annosa questione!
Chiediamo il permesso al titolare che ben felice di poter assistere alla gara ce lo concede senza alcun problema....e via....si parte...o meglio Linfern parte perché io sto ancora togliendo frac e cappello!!!!
"Non è validoooooooo" grido ma la mia protesta si perde nel rumore degli zoccoli che, ancora sull'erba del campo ma sempre più lontani, stanno portando il mio avversario verso quella agognata striscia di sabbia bianca.
Lancio letteralmente a qualcuno la giacca e giro al volo Marevellos.
Non ho bisogno di fare altro...ha visto Linfern che galoppa e con un unico balzo in avanti parte lanciato per raggiungerlo....che anche loro, vicini di box, abbiano spesso parlato di questa gara?
Siamo distanziati di una cinquantina di metri quando mettiamo il primo zoccolo sulla pista, il mio compagno è carico come una molla, eccitato da un occasione fuori programma che pare gradire tantissimo...ringrazio di avere una sella Minorchina perché con le sue poderose falcate faccio fatica a restargli in groppa. 
Le redini sul collo, il mio peso sugli anteriori, la voglia di raggiungere il suo avversario e nel giro di qualche secondo la velocità è da paura...i rumori arrivano ovattati, stiamo sfrecciando fra due filari di alberi che nascondono in parte alla vista il centro del prato, sembra di essere in un altro mondo.
Rumore di zoccoli che battono frenetici al suolo, il respiro pesante del mio compagno e l'odore caldo e dolciastro del suo sudore...sabbia che come un ventaglio si apre davanti ai nostri occhi...raggiungiamo il fuggitivo nella prima metà del percorso...viaggiare appaiati per qualche centinaio di metri è un esperienza da brivido...i cavalli allungano ulteriormente il galoppo...nessuno dei due vuole cedere il passo arrivando persino a spintonarsi in curva...poi Marevellos aggiunge una marcia...la distanza fra di noi aumenta...prima la testa..poi le spalle..ed infine Linfern è un rumore che si allontana alle nostre spalle.
Usciamo dal boschetto per l'ultimo tratto di rettilineo e i rumori ci colpiscono nuovamente....tutti urlano battendo le mani...gli spettatori che stavano andandosene, attirati dal rumore della corsa sono tornati indietro e si stanno godendo lo spettacolo incitando i cavalli...passiamo l'arrivo con circa 70 metri di vantaggio....e rallentiamo per rientrare in campo a riprendere fiato passeggiando...
Sono in piedi sulla sella che ululo la nostra vittoria a tutto il mondo, interessato o meno che sia...ragazzo nero....questa sera carote per tutti!


2 commenti:

  1. Belli e adrenalinici gli spettacoli , ma l'emozione di una corsa sfrenata,la criniera che ti batte sul viso,la polvere che ti entra negli occhi, arrivi a metà pista che non vedi più niente, non comandi più tu, è Lui adesso,sei nelle sue mani (per modo dire), ma ci sono dei momenti che ti senti impotente, perchè Lui ha delle riminescenze selvagge e non ti ubbidisce più, quella è adrenalina.Da brividi!!

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  2. che bellaaa storia :-) mi piacciono molto

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