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giovedì 16 maggio 2013

Menorca Horses


Secondo giorno sull'isola, durante la notte è piovuto tantissimo ma la giornata sembra prendere una piega diversa.
Il Boss è appena partito e noi stiamo cercando di capire come ordinare la colazione prima di presentarci in maneggio per la lezione mattutina.

Siamo gli unici vestiti da equitazione in una mattina feriale e non passiamo inosservati, ben presto il cameriere ci chiede in quale picadero siamo attesi, anche lui ovviamente ha un cavallo e con un certo orgoglio ci mostra le fotografie scattate con il suo cellulare.
Questa è una scena che si ripresenterà spesso, bar, negozi, sellerie....tutti mostrano orgogliosi le fotografie del proprio cavallo chiedendo notizie dei nostri rimasti in Italia...
Partiamo in leggero anticipo scommettendo su quante volte riusciremo a sbagliare strada prima di arrivare...ma sbagliare è impossibile...non esistono altre strade oltre quella che da Ciutadella attraversando in lungo l'isola porta fino a Mahon, il resto sono deviazioni che raggiungono i paesini lungo la costa.
In ogni caso arriviamo per primi e con grande sorpresa scopriamo che il cancello d'ingresso è solo leggermente accostato...nessuno chiude le porte...in effetti, siamo circondati da mare...un possibile ladro di cavalli qui verrebbe rintracciato e linciato in meno di un minuto.
Arrivano Francisco e famiglia, le donne si occupano di nutrire i cavalli mente il nostro "maestro" ci porta in club house dove, davanti ad un immancabile cerveza ci spiega il programma del nostro stage.
La mattina monteremo da soli per circa tre ore... (aiuto)... mentre la sera monteremo di nuovo ma inserendoci nel suo gruppo di cavalieri....(aiuto!!) i cavalli saranno sempre diversi in modo da abituarci a lavorare con diversi livelli di doma.
Pronti?.....via, in campo.
Gli stalloni da queste parti sono monumentali...il mio, qui in Italia, è considerato un animale alto ed in effetti faccio una discreta fatica a salire in sella ma sull'isola è poco più di un nano...per fortuna nemmeno gli isolani sono altissimi ed il piazzale è fornito di una meravigliosa scaletta in muratura che mi sarà davvero utilissima, Francisco ride pronunciando la frase che ci farà da colonna sonora: pase nada!
La lezione si svolge regolarmente fra prove di esercizi a me sconosciuti e lavoro in piano in cui almeno mi ci raccapezzo un po....ma ci sono frasi che ho sentito pronunciare e che mi lasciano un po perplessa....
Alle 14 il mio stomaco è pronto per una rivolta....i rumori che produce coprono anche la voce dell'istruttore che ridendo allegramente ci spedisce a mangiare....gli orari sono davvero improponibili per noi che la colazione la intendiamo uno spuntino leggero!
Rifocillati a dovere m'informo su quelle frasi che non sono riuscita a tradurre del tutto ma pare le abbia sentite solo io....non sono proprio tranquillissima perchè, ammesso non abbia sognato tutto, parlavano di lavoro di gruppo....un grande gruppo mi pareva...
Noi siamo un gruppo, per i canoni Italiani, piuttosto grande...ma in effetti il concetto di "grande" su quest'isola è un po diverso dal nostro e per il resto della giornata resto abbastanza inquieta...vabbè...fra poche ore lo scoprirò in ogni caso...
17.30....caffè regolamentare con panino di sopravvivenza nel bar dell'holtel e via che partiamo.
La situazione, in maneggio, è cambiata radicalmente dalla mattina...c'è gente ovunque...bambini che giocano correndo dietro a cani che prima non si vedevano, un gruppo di donne sta animatamente discutendo formando un roccolo davanti alla club house, i box sono tutti vuoti...ed il rumore degli zoccoli e delle risate copre persino (i piccoli piaceri della vita!) la musica di sottofondo...Gigi D'Alessio in versione Minorca!
Attraverso l'arco che dal piazzale porta ai due campi di lavoro e mi fermo di colpo.....
Il campo è grande, un 60x50 almeno, ed è stracolmo di cavalli neri....sono ancora in fase di riscaldamento..hanno formato due linee e camminano appaiati ridendo e scherzando mentre  28 stalloni con le redini sul collo si prendono a spallate per trovare spazio e non perdere la posizione...
La sorpresa è tanta...in Italia gli stalloni non sono apprezzati, troppo convinti che siano fondamentalmente pericolosi i nostri cavalieri castrano gli animali ancora giovanissimi....
Prendo il cellulare e mi precipito a filmare la scena...le parole non rendono l'emozione di quel momento...e non stanno ancora facendo nulla se non camminare!
Mi arriva una scoppolata da dietro degna di nota....muoviti che aspettano tutti noi!!!
NOI?! Chi ci aspetta e per fare cosa....io voglio vederli lavorare!
Manu mi trascina via mentre ancora sto brontolando a gran voce...giro l'angolo e....ci sono due cavalli sellati che ci aspettano....non li vedrò lavorare...lavorerò con loro!
Come raccontare la sensazione provata.....paura ed eccitazione si mescolavano fra loro...con le gambe molli e le mani sudate sono salita in sella...e quindi entrata in campo dove siamo stati divisi in 5 gruppi di 6 cavalieri...ecco a cosa servivano le prove della mattinata!!!
Tutte le figure provate facevano parte di uno schema ben più ampio...uno schema che comprendeva sia il lavoro in piano classico che figure tipiche della monta Minorchina.
Posizionati al centro della terza fila i margini d'errore sono pari a zero, Francisco urla le istruzioni nella sua lingua traducendo in Spagnolo a nostro beneficio ma è davvero difficile capire cosa vuole che facciamo...bisogna essere velocissimi ad intuire costa stanno facendo gli altri davanti a noi e nel contempo controllare i cavalieri della nostra fila che saranno quelli che detteranno i tempi di partenza della squadra.
Esaltante....non saprei definirlo in altra maniera!
La stanchezza della giornata è evaporata completamente...potrei continuare in eterno...ma tutto ha la sua fine ed anche il nostro lavoro in campo giunge a termine ma non prima che Francisco esiga un esibizione di levade dove tutti sono ben decisi a dare sfoggio della propria arte e di quella dello stallone che montano!
La fila per arrivare al lavaggio dei cavalli è lunghissima...nell'aria ormai fresca della sera si avverte un profumo di cibo promettente...i sorrisi di tutti illuminano i visi di chi, pur non capendosi parlando ha trovato un modo per comunicare...domani sarà un altro giorno...





8 commenti:

  1. Leggo ma non sto leggendo,sto vedendo le immagini con sottotitoli, forse per esperienze vissute, non certo a questi livelli, ma esperienze di cavalli,forse solo voi riuscite a capire cosa si possa provare,quali gioie,quali emozioni,quali eccitazioni e quale commozione, sì commozione,la sensazione di essere in Paradiso, dove gli angeli sono loro e noi solo delle comparse emozioni che mettono i brividi, che ti fanno venire la pelle d'oca, che a volte ti fanno venire le lacrime agli occhi, mi capita spesso anche col mio stallone, lui è sempre libero nel suo recinto con capanno e tutte le mattine quando lo vado a pulire mi viene vicino,appoggia la sua fronte alla mia,soffia come un toro e rimane lì fermo, spesso mi vengono le lacrime agli occhi non so perchè,forse perchè penso che era destinato al macello e forse lo ha capito anche lui,sarà il suo modo per ringraziarmi.Scusate, ma me le provocate voi certe sensazioni.Grazie di tutto,grazie che mi sopportate, continuate!!!

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    1. Ma non c'è un altro modo per non portarlo al macello? :-( mi intristisce molto sapendo che un animale come un cavallo arrivata la sua ora deve morire non da solo ma essere portato a morire :-(

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    2. Intristisce tutti i veri appassionati purtroppo, in Italia e non solo, i cavalli sono ancora considerati ad uso alimentare. E' il proprietario che decide se renderli NON DPA e quindi evitargli quell'ultimo viaggio.

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  2. Come un libro delle favole....ma le favole sono anche la realtà....complimenti:-):-)

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